La normativa UNI EN 1090 rappresenta un punto di riferimento cruciale per la progettazione e l’esecuzione delle strutture in acciaio e alluminio, regolamentando aspetti fondamentali che spaziano dalla marcatura CE alle tolleranze di montaggio e ai controlli qualitativi. Con l’introduzione dell’edizione 2018, sono state apportate modifiche significative rispetto alla versione precedente del 2011. Questo articolo esplorerà le principali novità UNI 1090, evidenziando i cambiamenti e il loro impatto sulla conformità normativa e sui processi di certificazione. Che si tratti di progettisti, costruttori o responsabili di cantiere, la conoscenza di queste novità è essenziale per garantire il rispetto delle normative e la sicurezza delle strutture.
La UNI EN 1090 è una norma europea che stabilisce i requisiti tecnici per la progettazione e l’esecuzione di strutture in acciaio e alluminio. Essa è fondamentale per garantire la qualità e la sicurezza delle costruzioni in acciaio, non solo in fase di progettazione, ma anche durante l’esecuzione e la messa in opera delle strutture. La normativa, suddivisa in diverse parti, include la marcatura CE obbligatoria per tutti i prodotti strutturali in acciaio e alluminio immessi sul mercato europeo, e le sue prescrizioni devono essere rispettate integralmente per garantire la conformità.
Uno degli aspetti chiave della UNI EN 1090 è il suo continuo aggiornamento, che riflette l’evoluzione delle tecniche costruttive e delle esigenze di sicurezza. L’edizione 2018 della norma ha introdotto importanti cambiamenti rispetto alla versione 2011, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità e la sicurezza delle strutture realizzate.
L’edizione 2018 della UNI EN 1090 introduce una serie di novità che toccano vari aspetti delle strutture in acciaio. Questi aggiornamenti sono fondamentali per tutti coloro che operano nel settore delle costruzioni, in quanto influenzano direttamente le modalità di progettazione e costruzione delle strutture.
Una delle principali novità UNI 1090 è la rimozione dell’Annex B, “Guida per la determinazione delle classi di esecuzione”. Questo contenuto è stato trasferito all’Eurocodice 3 (UNI EN 1993-1-1:2005 / A1:2014, Annex C), dove trova una collocazione più appropriata, essendo un compito che spetta principalmente al progettista. La determinazione delle classi di esecuzione (EXC) è ora più semplice grazie all’eliminazione delle categorie di produzione PC1 e PC2. Le nuove categorie di servizio sono state definite in modo più chiaro:
Questa semplificazione mira a rendere più immediata e trasparente la classificazione delle strutture, riducendo margini di errore e incertezze interpretative.
L’introduzione dell’Annex L, intitolato “Guidance on the selection of weld inspection classes“, rappresenta un’altra significativa novità UNI 1090. Questo nuovo approccio prevede l’assegnazione di una classe di controllo delle saldature (Welding Inspection Class – WIC), che varia dalla WIC1 (controlli minimi) alla WIC5 (controlli più severi). Tre fattori chiave determinano l’assegnazione della classe WIC:
Questo criterio si affianca al precedente, basato sulla classe di esecuzione (EXC), ancora utilizzabile come alternativa. Questo sistema permette una maggiore personalizzazione e accuratezza nei controlli, adattandoli alle specifiche esigenze delle strutture e riducendo il rischio di errori critici.
Per le classi EXC2 ed EXC3, le procedure di controllo sono rimaste inalterate rispetto alla precedente edizione, ma con l’introduzione del nuovo Annex L è ora possibile adottare criteri più rigorosi in base alla criticità della saldatura. Ad esempio, una saldatura a completa penetrazione, trasversale all’asse dell’elemento e soggetta a trazione in una struttura EXC3, classificata sismica o soggetta a fatica, potrebbe richiedere controlli molto più stringenti (come WIC5), superando i requisiti minimi della Tabella 24.
Tra le novità UNI 1090, l’edizione 2018 introduce un nuovo coefficiente di attrito per le superfici zincate a caldo e successivamente abrasivate. Questo aggiornamento allinea le norme europee alle pratiche statunitensi, riconoscendo un coefficiente di attrito di 0,35 per queste superfici, nonostante tale innovazione sia ancora in contrasto con le NTC2018.
L’Annex I tratta la questione del rilassamento della forza di pretensione dei bulloni quando lo spessore della verniciatura supera i 100 micron. Questo aspetto è cruciale, in quanto una perdita di precarico del 30% può compromettere la sicurezza delle unioni a frizione. Sebbene non sia consentito dalle NTC2018 né dalla UNI EN 1090-2, è importante tenere conto di queste variabili nella progettazione e verifica delle strutture.
Gli elementi in acciaio piegato a freddo, in precedenza inclusi nella UNI EN 1090-2, sono ora regolati dalla UNI EN 1090-4:2018. Questa modifica chiarisce ulteriormente la distinzione tra le diverse tecniche di lavorazione e le relative norme di riferimento, migliorando la chiarezza normativa e facilitando l’applicazione delle regole appropriate.
La conformità alla UNI EN 1090 è fondamentale per garantire la sicurezza e l’affidabilità delle strutture in acciaio e alluminio. Ignorare o sottovalutare gli aggiornamenti normativi può comportare gravi rischi, sia in termini di sicurezza che di responsabilità legale. Le novità introdotte dall’edizione 2018 della norma rappresentano un passo avanti verso una maggiore precisione e rigore nei processi di progettazione e costruzione.
Per i professionisti del settore, è essenziale rimanere aggiornati sulle novità UNI 1090 e assicurarsi che tutte le fasi di progettazione ed esecuzione rispettino i requisiti normativi più recenti. Questo non solo garantisce la sicurezza delle strutture, ma anche la loro conformità legale e la qualità complessiva del prodotto finale.
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